Tre per tre

Nuova via di arrampicata: Tre per tre.

Con l’arrivo del fresco, ho comprato un trapano nuovo e coi miei “compagni di merenda” ci siamo ingaggiati nell’apertura di una nuova via che definirei a posteriori “per tanti ma non per tutti”. Convinto di aver individuato un pilastro di roccia bella e molto facile, della parete di fronte alla più famosa “pedra Longa”, coinvolgo appunto Cristian e Roby nel progetto, e con un caldo anomalo, partiamo carichi per aprire questa linea. Sicuri di farla in giornata, portiamo solo trapano, spit e rinvii. Non portiamo cliff e protezioni veloci, a che servono?… Asini! Non che la via sia impossibile, anzi, è abbordabilissima, ma si è rivelata più ripida del previsto (la foto dal basso inganna), e trapanare appesi a un braccio… beh, sul verticale non è il top! Così finiamo la giornata disidratati e con 2 tiri fatti! Ma si capisce che viene una bella cosa, e questo è quello che conta. Ritorniamo all’attacco successive due volte meglio attrezzati per finire il lavoro senza diventare matti e pulire bene la roccia, che comunque era un po’ sporca e abbastanza invasa dalla vegetazione. Con un po’ di bestemmie, spine nelle dita e qualche “brutto momento”, riusciamo in tre giorni a finire il lavoro. La roccia era sanissima, ma richiedeva comunque un discreto lavoro di giardinaggio estremo. Ne è venuta fuori una via proprio bella, col “solito” panorama spaziale su Pedra Longa e il golfo, su calcare ottimo e difficoltà contenute e costanti. So che ci si loda si sbroda, però con mio sincero stupore ne è uscita una via dove la scalata è proprio divertente, la chiodatura talvolta allegra ma mai pericolosa. Diciamo che comunque è una via, (nel suo grado) che ha della personalità! Speriamo diventi una classica della zona.

Tre Per Tre

6a+ max 6a obbl, S2

La via è interamente spittata, portare 10 rinvii e 2 corde da 60

Esposizione sud

Periodo consigliato: inverno o giornate nuvolose. La parete è molto ben protetta, e col caldo può essere fastidioso…

Accesso. Dalla ss125 prendere la deviazione per Pedra Longa, superato il passo, prendere a sinistra la prima sterrata per la Cava Litografica (cartelli). Parcheggiare alla falesia Campo dei Miracoli, quindi ritornare indietro 100 mt sulla strada e scendere a sinistra lungo una ripida sterrata. Non provate a scendere con la macchina, sarebbe una pessima idea! Proseguire superando due tornanti e al terzo prendete dritto per una traccia, che, prima orizzontalmente poi in leggera discesa, porta in pochi minuti alla base della via (dall’auto 15 min).

 

 

La chiodatura è stata fatta dal basso, ottima a fix del 10 (Fixe 316L), ma richiede comunque un po’ di decisione nell’affrontare i passaggi.

La via si svolge su calcare ottimo su tutte le lunghezze, ad eccezione del 4° tiro, una cengia di “trasferimento”

Relazione

L1 Vincere un diedrino strapiombante (6a) quindi proseguire per placchette e muretti fino a una cengia. Seguirla a destra fino alla sosta.

L2 Salire una placchetta a destra della sosta, quindi proseguire per un bel diedro fessurato (6a+, chiodatura obbligata) ma ben appigliato fino alla sosta

L3 puntare a destra fino al secondo spit, quindi con un movimento poco intuitivo  (6a+) spostarsi a sinistra e guadagnare la facile placca sovrastante che su calcare lavoratissimo porta in sosta.

L4 salire per balze fino a un pilastrino (4+, spit), superarlo e portarsi alla sosta sotto un olivastro.

L5 salire leggermente verso sinistra, superate uno strapiombino ben appigliato (6a) e proseguite più facilmente fino in sosta

L6 Spostarsi leggermente a sinistra e proseguire leggermente in obliquo a sinistra per placche lavoratissime e fessurette. Vincere un passaggio magari ostico per i meno alti (6a) e proseguire a sinistra fino alla sosta, che è a sinistra del grande ginepro sommitale. Lasciato un cordone in una clessidra a indicare la direzione.

Calate in doppia lungo la via.

Calcolare 3-4 ore per una ripetizione

Chiodatori Riky Felderer, Cristian Murgia e Roberto Caboi

Nota: la via parte a sinistra di un monotiro chiodato da ignoti che abbiamo “scoperto” per caso, anzi, all’inizio ci siamo depressi pensando che la via fosse già stata aperta… Anche a sinistra ci sono due monotiri ancora da ultimare.